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Ordine di carne di manzo bio e legumi bio di Arquata del Tronto

Ordine di carne di manzo bio e legumi bio di Arquata del Tronto

Ordine di carne di manzo bio e legumi bio di Arquata del Tronto

Torna l’ordine di carne di manzo bio con Tenuta di Paganico, che alleva nel grossetano la razza maremmana, presidio Slow Food, allo stato brado. Ma apriamo anche un ordine di proteine vegetali, i legumi! Che prenderemo dall’Az. Agr. Le Terre delle Fate, di Arquata del Tronto, una delle zone più colpite dal sisma del Centro Italia del 2016/17. Se vi ricordate, ci siamo riforniti da loro anche lo scorso anno, i loro fagioli hanno conquistato molti cuori!

Avete tempo per ordinare i legumi fino a domenica 22 settembre (vi avviseremo poi noi del ritiro), la carne invece fino a sabato 21 settembre, entro le 13. La carne verrà consegnata venerdì 27 in bottega e sabato 28 (ore 9.00-13.00) o lunedì 30 (ore 17.30-19.30) al MoMaMarket. In entrambi i casi, riceverete un sms di conferma. Ordinate al MoMaMarket solo se siete disponibili al ritiro in questi giorni.

Se ci seguite da poco e non conoscete il lavoro di Tenuta di Paganico e i loro ottimi metodi di allevamento, rispettosi di animali e ambiente, leggete il nostro articolo di qualche mese fa, o visitate il loro sito, da cui estrapoliamo un estratto riguardante proprio i metodi di allevamento: innovativi, se visti nell’ottica dell’allevamento moderno, ma antichi e tradizionali:

L’allevamento è condotto in modo brado secondo la tradizione di queste zone: le vacche pascolano con il toro in aree recintate di circa 40 ettari che racchiudono pascoli – preferiti in primavera ed estate – e boschi, veri e propri luoghi di riparo e fonte di cibo in autunno ed inverno. Gli animali sono sempre gestiti in gruppo dal responsabile del bestiame fino al momento della spocciatura, ovvero lo svezzamento dei vitelli, nati rigorosamente da monta naturale, all’età di sei o sette mesi.
Le successive fasi di ingrasso e finissaggio, cioè gli ultimi mesi prima della macellazione, erano gestite in recinti confinati con alimentazione a base di fieno e farine di cereali di produzione aziendale, mentre da poco si sta puntando ad un profondo loro cambiamento: l’accrescimento e il finissaggio – ultima fase di vita dell’animale pre-macellazione – avvengono su pascoli e boschi, dove l’alimentazione è integrata, all’occorrenza, con fieni e farine. Comune in caso della razza Maremmana è l’utilizzo dell’allevamento brado per i riproduttori, ma rara ed innovativa è la tecnica che riguarda l’allevamento estensivo dei vitelli stessi.