
30 Apr “Casca il Mondo, Casca la Terra” seconda edizione
Casca il Mondo, Casca la Terra – Seconda Edizione
Storie di Coraggio, Radici e Agricoltura.
Dopo il grande successo dello scorso anno e grazie alla collaborazione del Santa Chiara Lab, torna con una seconda edizione la rassegna di documentari “Casca il Mondo, Casca la Terra”.
Il tema di quest’anno è l’agricoltura e il rapporto con la terra: vi proporremo storie, per lo più ambientate nel nostro paese, in cui terra e contadini sono protagonisti di un cambiamento sempre più pressante e partecipato nel modo di fare agricoltura, lasciandosi ispirare e guidare dalla natura.
PROGRAMMA DELLA RASSEGNA:
MARTEDì 8 MAGGIO – ore 17.45
“Con i piedi per terra”, di Andrea Pierdicca e Nicolò
Vivarelli
https://bit.ly/2KjS9d5
GIOVEDì 17 MAGGIO – ore 17.45
“Resistenza Naturale”, di Jonathan Nossiter
https://bit.ly/2vQS51g
Saranno presenti in sala Giovanna Tiezzi e Stefano Borsa dell’az. vinicola Pàcina (http://www.pacina.it/), tra i protagonisti del documentario, a presentare il film.
LUNEDì 28 MAGGIO – ore 17.45
“Il tempo delle api”, di Rossella Anitori e Darel di Gregorio
https://bit.ly/2Jya7au
Tutte le proiezioni sono a ingresso gratuito e saranno seguite da un aperitivo.
CON I PIEDI PER TERRA – 2016 – 86′
Nelle campagne italiane esistono persone che hanno scelto di radicarsi sul territorio per coltivarlo in maniera autonoma, efficiente, rispettosa dell’ambiente. Sembra una favola sbarazzarsi dei metodi agroindustriali eppure oggi in Italia c’è chi vive questa favola tutti i giorni. Chi sono? Come fanno reddito? Quali tecniche adottano? E perché il loro lavoro è necessario?
Nell’autunno 2015 iniziano le riprese del documentario indipendente “Con i piedi per terra”, durante un viaggio per l’Italia intrapreso per intervistare contadini, ricercatori, medici e docenti universitari. Compiuto con lo spirito della ricerca, è un’indagine realizzata riprendendo in presa diretta le attività quotidiane nei campi, nei boschi, nelle case e nei mercati. Con il ritmo sostenuto dell’avanscoperta, e valorizzato da musiche originali, il documentario racconta attraverso decine di storie personali come fare reddito in maniera sostenibile, onorando il senso di appartenenza al territorio e la cultura dei saperi millenari. Testimonianze che smascherando l’inganno ideologico operato dell’agro-industria lasciano affiorare un paesaggio finemente lavorato, come un pizzo fatto di attività agricole all’opera “Con i piedi per terra“.
RESISTENZA NATURALE – 2014 – 85′
Jonathan Nossiter, dieci anni dopo Mondovino, la sua inchiesta sulla profonda trasformazione della produzione di vino in Francia, torna sull’argomento occupandosi dell’Italia e mutando il punto di vista. Dalle Marche alla Toscana, dall’Emilia al Piemonte il documentarista incontra viticoltori che non si sono piegati alla standardizzazione e hanno uno stretto legame con la terra che coltivano.
Ci sono documentari di denuncia che finiscono con lasciare le situazioni esattamente come prima carichi come sono di facili velleitarismi. Ce ne sono invece altri (pochi purtroppo) come questo che alla denuncia uniscono l’informazione associandole poi con la scoperta di persone vere che hanno progetti e realizzazioni precise e non sono simbolici combattenti contro i mulini a vento.
Guardando Resistenza naturale si scopre ad esempio come la tutela del marchio DOC si sia trasformata, a causa di vizi di base già denunciati a suo tempo da Mario Soldati, in una rigida categorizzazione che finisce con il favorire i grandi produttori i quali fanno uso di innumerevoli sostanze chimiche per raggiungere degli standard che dovrebbero essere a tutela del consumatore ed invece non lo sono. La passione e la competenza che ognuno dei viticoltori (uomini e donne) interpellati mostra ci fa comprendere come il vinificare sia un’arte di cui rischiamo di perdere le qualità primarie sacrificate sull’altare della quantità e dell’assoluto disprezzo (che si trasforma in ignoranza) delle caratteristiche di ogni vitigno e di ogni terreno. (Fonte: mymovies.it)
IL TEMPO DELLE API – 2017 – 65′
Era l’inverno del 2013 quando sotto una veranda al riparo dalla pioggia Mauro e Valerio progettavano le prime arnie sognando un’apicoltura diversa più rispettosa delle api. Prima di conoscerli non sapevano nulla al riguardo, con loro abbiamo scoperto come negli ultimi decenni l’apicoltura si è trasformata passando da una pratica diffusa ad un’attività per pochi specialisti, che le api vengono selezionate per ottenere il massimo rendimento e che oltre all’inquinamento e alle malattie, l’apicoltura intensiva è tra le cause principali della loro scomparsa. Per Mauro e Valerio l’obiettivo era dare alle api la possibilità di vivere autonomamente, senza il continuo intervento dell’uomo.
Da quel momento sono passati quattro anni e quello che ci ritroviamo in mano oggi è molto più dell’esito di un esperimento apistico, è il racconto intimo di un’amicizia e del micromondo comunitario in cui è inserita. Quando giri un documentario devi fare i conti con l’imprevedibilità del reale, i personaggi non seguono un copione e la storia prende forma giorno dopo giorno. Il tempo delle api è diventato per noi l’occasione di vivere le atmosfere di un quotidiano immerso nella natura e per riflettere sulle dinamiche che si producono lavorando insieme ad un progetto comune.