Il 30 gennaio a MondoCult parleremo del pensiero di Don Milani come prisma per interpretare i temi più attuali di giustizia sociale, educazione ed economia. Lo faremo attraverso un dialogo tra l’economista Ugo Biggeri, la storica Vanessa Roghi e lo storico dell’arte Tomaso Montanari con cui approfondiremo il pensiero pre-economico di Don Milani e il ruolo del linguaggio e dell’educazione come strumenti di emancipazione.
Cercheremo di capire quale sia l’impatto del pensiero di Don Milani sui modelli economici sostenibili, collegando i suoi valori di comunità alla finanza etica e riflettendo sul ruolo dell’educazione economica per la giustizia sociale. Pur non essendo un economista, Don Milani può essere considerato un precursore dell’economia alternativa, del consumo critico e della finanza etica. Il suo pensiero ha influenzato profondamente i fondatori di queste esperienze, che riconoscono in lui una fonte di ispirazione fondamentale.
E inoltre parleremo di come linguaggio e pedagogia in Don Milani siano stati e sono tutt’ora uno strumento di emancipazione e cittadinanza, evidenziando l’importanza dell’istruzione per dare voce agli ultimi.
Un dialogo che intreccia economia ed educazione, mostrandoci Don Milani come “maestro di morale” per gli economisti e guida per ripensare le disuguaglianze e le sfide attuali. Per riflette sul valore di “I Care” come fondamento di una società più equa e inclusiva.
L’espressione “I CARE,” scritta sulla porta della scuola di Barbiana, è il filo conduttore del pensiero di Don Milani. Significa “mi interessa, mi sta a cuore, mi lascio coinvolgere” e implica un impegno concreto per la giustizia sociale e la cura degli altri, in particolare degli ultimi e degli esclusi.
Stasera ho provato a mettere un disco di Beethoven per vedere se posso ritornare al mio mondo e alla mia razza e sabato far dire a Rino: “Stasera il Priore non riceve perché sta ascoltando un disco”. Volevo anche scrivere sulla porta “I don’t care più”, ma invece “me ne care” ancora molto.
