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Ordine di carne di manzo bio

Ordine di carne di manzo bio

Apre oggi l’ordine di carne di manzo bio da razza Maremmana (presidio Slow Food) allevata allo stato brado da Tenuta di Paganico, nella maremma grossetana.

Potete ordinare fino a sabato 27 giugno ore 13:00, per poi ritirare a partire da venerdì 3 luglio in bottega e sabato 4 luglio al MoMaMarket, o al limite lunedì 6 Luglio, sempre al MoMaMarket.

Ordinate qui. Trovate un’ampia varietà di tagli e pesi diversi tra cui scegliere.

È da qualche anno che abbiamo scelto di introdurre la carne, di diverso tipo, nei nostri ordini, e ci teniamo ogni tanto a precisarne la ragione.
Non crediamo che sia il consumo di carne in sé ad avere un impatto negativo sull’ambiente, ma il consumo eccessivo di una certa tipologia di carne, purtroppo la più diffusa, che proviene dagli allevamenti intensivi, quelli sì ad altissimo impatto ambientale, e disumani nelle modalità di allevamento, considerando l’animale un mero prodotto in serie e non un essere senziente.

Crediamo che mettere a disposizione della collettività una carne prodotta in modo giusto, sano ed ecologico possa portare un piccolo contributo nel togliere mercato ad una metodologia produttiva che ha fatto il suo tempo, generata dall’ignoranza del proprio impatto su animali, ambiente e salute umana.

I produttori che scegliamo sono quelli che integrano perfettamente l’allevamento nel proprio ambiente, che non esauriscono i pascoli ma li rigenerano, che lasciano gli animali liberi di vivere il proprio territorio, che fanno un uso virtuoso e circolare degli scarti di lavorazione, perché il loro impatto ecologico sia drasticamente ridotto o azzerato. Che non avvelenano i propri animali, e la carne che ne deriva, per aumentare il profitto, ma li rispettano, come ogni essere merita.

“Mangiare è un atto agricolo”, ha scritto Wendell Berry, agricoltore e poeta contadino. È un motto che sposiamo in pieno, e quello che compare ben stampato sulle buste di carta a Tenuta di Paganico. Quando si mangia, a seconda di ciò che si sceglie, si decide anche come gestire il suolo e quale impatto avrà il nostro cibo.
Vale la pena anche spendere un po’ di più, riducendo il consumo di certi alimenti a quel “poco ma buono” che la saggezza popolare suggerisce, perché questo atto agricolo sia il migliore possibile per tutti.